FAQ Generiche

1. SI PUÒ POSARE IL PARQUET IN BAGNO O IN CUCINA?

Il pavimento in legno può essere posato tranquillamente sia in cucina che nella sala da bagno. L’acqua, infatti, se non ristagnante, non danneggia il parquet.Soprattutto per quanto riguarda il bagno, sarà importante ponderare con attenzione la tipologia di parquet da posare (formato, specie legnosa e protezione).
Le specie legnose più stabili a contatto con l’umidità sono il Doussiè, Merbau, Iroko e Teak.
Il Rovere richiede una certa cautela, perché a contatto con l’umidità tende a creare macchie nerastre causate dalla fuoriuscita di tannino, molto presente in questa specie legnosa. Se è previsto un uso intensivo della sala da bagno, perché trattasi del servizio principale in cui sono più frequenti i lavaggi e la presenza dei bambini, sarà importante garantire la superficie del parquet con un progetto intensivo di protezione. In ogni caso, per una fruizione più serena e limitatamente alla zona doccia, vasca, WC e bidet, si consiglia di impiegare una pavimentazione di servizio, realizzata in materiale lapideo o ceramico. È comunque consigliabile, per avere buona cura dei pavimenti, aprire sempre le finestre ed aerare i locali dopo l’utilizzo di docce o simili per eliminare l’eventuale umidità che si fosse depositata all’interno delle stanze ed evitare che questa possa alterare i pavimenti.

2. QUALI SONO LE PRINCIPALI QUALITÀ’ E CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PARQUET?

Il pavimento in legno spicca per qualità estetiche, durabilità e resistenza all’usura, buone performance alle sollecitazioni meccaniche e vibrazionali, ottimo isolamento termico e acustico.  Tra le altre proprietà, la resistenza al calpestio, grazie alla innata durezza dei legnami e la grande elasticità che rende il parquet particolarmente adatto agli impianti sportivi. Bisogna poi considerare la lunga conservazione del parquet nel tempo e la possibilità di ripristinarlo o rinnovarlo facilmente, attraverso lucidatura e levigatura.
Ultimo ma non meno importante, il pavimento in legno rappresenta una scelta che rispetta l’ambiente essendo assolutamente sostenibile, in quanto si tratta di un prodotto interamente riciclabile a differenza di quanto accade per il laminato, la ceramica, il marmo e prodotti simili.

3. CHE DIFFERENZA C’È TRA PARQUET E LAMPARQUET?

Per “parquet” si intende il prodotto in generale, suddiviso poi in diverse tipologie: il parquet “tradizionale” in legno massello, il parquet “prefinito”, costituito da una sola parte di legno nobile, etc. Il “lamparquet” è un parquet di legno massello con spessore dagli 8 ai 10 mm, lunghezza dai 250 ai 300 mm, larghezza dai 45 ai 65 mm. Tali dimensioni sono stabilite dalla Normativa UNI 4375.

4. QUALE FINITURA È MIGLIORE: AD OLIO O A VERNICE?

La scelta della finitura è molto soggettiva: dipende dal risultato estetico e dalle sensazioni che si vogliono ottenere dal proprio parquet. La finitura a olio regala al pavimento in legno un effetto di grande naturalità, mentre quella a vernice mette in evidenza e valorizza le tonalità, i cromatismi dei tessuti legnosi. Al di là dell’aspetto estetico, però, la finitura deve anche garantire le performance funzionali del parquet. In generale, visto che l’olio richiede più cura e manutenzione, molto spesso si opta per la finitura a vernice.

5. COSA SONO I PAVIMENTI IN LAMINITO E MELAMINICO?

I pavimenti in laminato non hanno nulla a che fare con i pavimenti in legno. Rispetto ai più nobili e pregiati parquet, infatti, sono dei rivestimenti di tipo decorativo che, sfruttando l’esistenza delle resine melamminiche applicate sulla loro facciavista, “sfoggiano” un aspetto molto simile a quello dei pavimenti in legno. Costruiti con materiali di supporto derivati dal legno, come truciolari, MDF o HDF, sono molto sensibili ad eventuali variazioni di umidità ambientale. La resistenza all’usura del pavimento laminato è certamente maggiore rispetto ad una superficie lignea, ma non potrà mai dirsi giustificata per un normale uso in abitazioni civili, dove sono comunque richiesti requisiti qualitativi che solo il legno, con la sua naturalità e genuinità, può offrire. Non solo: il parquet in legno è più resistente rispetto al parquet laminato e anche rispetto ad una superficie di ceramica che, urtata inavvertitamente da un corpo duro, può scheggiarsi e frantumarsi in più parti.

6. COS’E’ L’MDF?

L’MDF (Medium Density Fibreboard), conosciuto anche come Medium Density è la stuttura del parquet in laminato ossia il materiale principale con cui sono costituiti i pavimenti in laminato che poi utilizzano appunto laminato plastico o melaminico come material di finitura. Con l’acronimo MDF si intende un derivato del legno: un pannello di fibra a media densità prodotto per via secca, normalmente realizzato utilizzando un adesivo a base di urea-formaldeide. L’MDF, che è molto diffuso, fa parte della famiglia dei “Pannelli di Fibra”, famiglia che si suddivide in tre categorie distinte in base al processo impiegato e alla densità: bassa (LDF), media (MDF) e alta (HDF).

7. SE UNA POLTRONCINA DOTATA DI RUOTE LASCIA TRACCE SUL PARQUET,  È UN DIFETTO DELLA FINITURA A VERNICE?

Eventuali tracce lasciate sul parquet dalle ruote di potroncine e simili non sono assolutamente da imputare a un difetto di finitura. Tale evenienza può realizzarsi a causa dell’azione meccanica esercitata dalle ruote che, alterando la perfetta planarità del film di vernice, sviluppano piccoli solchi visibili solo in controluce. Per evitare ulteriori tracce, basterà sostituire le ruote della poltrona con apposite ruote gommate, più elastiche della vernice e quindi meno dannose. Subire variazioni nel tempo, è una peculiarità del pavimento in legno e delle sue caratteristiche fisiche: per questo deve essere usato e “vissuto” senza pregiudizi funzionali eccessivi o condizionanti.

8. IL PARQUET PUÒ’ ESSERE POSATO SU PAVIMENTAZIONI PREESISTENTI?

Il parquet non presenta problemi per la posa nel caso in cui il sottofondo preesistente sia costituito da pavimenti solidamente fissati al sottofondo come nel caso di piastrelle, ceramiche, marmo e derivati, pietra. La posa può avvenire senza controindicazioni dopo avere verificato che ci siano tutti i requisiti previsti per un perfetto sottofondo. Sono invece incompatibili alla posa di un parquet la moquette, il PVC, il linoleum: questi vanno rimossi dal fondo assieme a qualunque traccia di vecchio collante.

9. SI PUO USARE IL PARQUET SULLA CERAMICA?

La posa del parquet può tranquillamente essere effettuata direttamente su un pavimento in ceramica. È obbligatorio però eliminare prima qualunque residuo di cera, sporcizia o grasso depositati nel tempo. La loro presenza, anche se minima, potrebbe infatti impedire un incollaggio efficace del parquet. Si suggerisce poi di levigare la ceramica, in questo modo il collante avrà proprietà fissanti e aggancianti ancora maggiori.

10. PER RIDURRE I RUMORI SI POSSONO ADOTTARE ACCORGIMENTI SPECIFICI?

Nel caso in cui per la propria abitazione si decida di posare del parquet ci sono diverse strategie per ridurre i rumori che dipendono dal tipo di abitazione in esame. Nel caso si tratti di una casa nuova, e quindi ancora in fase di costruzione, è compito del progettista e del costruttore rispettare la normativa vigente in materia di abbattimento dell’inquinamento acustico. Nell’ipotesi in cui, invece, si voglia migliorare l’isolamento acustico di una casa già abitata, è da verificare caso per caso quali accorgimenti adottare (una possibilità è data dalla posa flottante che prevede uno strato di isolamento termo-acustico).

11. QUANTE LEVIGATURE SI POSSONO EFFETTUARE SU UN PREFINITO? 

Un parquet prefinito può tranquillamente tollerare 2/3 levigature, dette anche lamature. Nel caso in cui si proceda alla levigatura prima che il pavimento si sia già usurato o danneggiato, e prima quindi che siano presenti incisioni o lamature profonde, si possono effettuare fino a 3/4 levigature. Lo strato superficiale nobile del prefinito, però, non deve essere inferiore ai 2,5 mm.

12. QUANTE LEVIGATURE SI POSSONO EFFETTUARE SU UN PARQUET TRADIZIONALE?

Un parquet tradizionale può ammettere dalle 2/3 levigature in maniera del tutto simile a quanto accade per il parquet prefinito considerando il fatto che lo spessore totale di un listoncino da 14 mm MF di tradizionale ha generalmente il medesimo spessore dello strato nobile di un parquet prefinito. Si deve però considerare che la verniciatura del prefinito ha comunque una durezza e una resistenza superiore rispetto a quella effettuata durante la posa in opera di un tradizionale e quindi porre una attenzione ancora maggiore per quella che ricordiamo essere una operazione di manutenzione straordinaria che preferibilmente va effettuata da personale specializzato.

13. IL PARQUET È COMPATIBILE CON IL SISTEMA DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO?

Quando si parla di riscaldamento a pavimento la scelta di utilizzare il legno è quella ottimale dato che il parquet, materiale isolante per natura, impedisce che ci sia contatto diretto con il calore emesso dai pannelli radianti, permettendo così al calore di distribuirsi con modalità costante e “delicato”. Tutti i prefiniti sono idonei alla posa su impianti di riscaldamento a pavimento, perché dotati di un supporto multistrato inciso in più parti, che permette di diffondere il calore omogeneamente, su tutta la superficie.

14. IL PREFINITO È IDONEO ANCHE AL SISTEMA DI RAFFRESCAMENTO? 

Sì, il parquet prefinito può essere posato senza problemi sul massetto raffrescante, dato che il legno inibisce le variazioni di umidità e di compensazione. Tra l’altro, la normativa di riferimento è la medesima e generalmente l’impianto che riscalda è anche lo stesso che raffresca. Va aggiunto però che le tecnologie di questi impianti sono in continua evoluzione. Occorre pertanto porre particolare attenzione alla progettazione termotecnica del sistema massetto-pavimento necessario per il pavimento in legno, che dovrà rispondere ad alcune semplici regole:

  • garantire un adeguato scambio termico con l’ambiente da riscaldare, per non vanificare le economie di esercizio permesse dal sistema;
  • mantenere un adeguato microclima locale, sia in condizioni di regime variabile, sia in esercizio.

È importante poi assicurarsi sempre che l’impianto venga messo in pressione, per ovviare a qualunque problema nelle serpentine e attuare il pre-ciclo di riscaldamento/raffreddamento prima della posa.

15. PER ELIMINARE I RESIDUI DI COLLA UN POSATORE HA ERRONEAMENTE UTILIZZATO DELL’ALCOOL CREANDO DELLE ANTIESTETICHE MACCHIE LUCIDE: CHE FARE PER RIMEDIARE AL DANNO?

Una premessa importante: appena terminata la posa del parquet è assolutamente fondamentale rimuovere all’istante i residui di colla e non aspettare la fine del lavoro per farlo. La rimozione del collante, una volta catalizzato, con ripetuto strofinio della superficie, ha l’effetto di provocare degli aloni più lucidi sul pavimento in legno, causati da una reazione chimica. Anche la scelta di utilizzare l’alcool va sconsigliata. Nel caso specifico degli aloni, l’unica cosa da fare è carteggiare con cura la superficie del parquet e procedere con una nuova verniciatura del pavimento.

16. È POSSIBILE UTILIZZARE L’ALCOOL PER LA PULIZIA DEL PARQUET?

L’utilizzo dell’alcool per la pulizia del parquet tocca una questione abbastanza delicata. È molto importante utilizzare una particolare attenzione riguardo la concentrazione dell’alcool, perchè strofinare il pavimento in legno con l’alcool può aggredire la vernice del parquet rovinandola irreparabilmente. Consigliamo di utilizzare una minima concentrazione di alcool per sgrassare la superficie del pavimento, in modo da non provocare danni.

17. SI SONO DEPOSITATI DEI RESIDUI DI POLVERE BIANCA NELLE VENATURE DELLA SPAZZOLATURA: A COSA PUÒ ESSERE DOVUTO E COME SI PUÒ RISOLVERE?

Molto probabilmente il problema è da imputare alle polveri di cantiere. Anche se i lavori vengono svolti in altre aree, le polveri sottili di pitture, cartongessi e materiali simili sono volatili e si diffondono con più facilità di quanto si possa immaginare. Le polveri di gesso una volta a contatto con l’acqua si solidifica: cercando di pulire il parquet il problema viene invece inconsapevolmente aggravato. Il comportamento corretto da seguire quando ci sono lavori in casa, e c’è un’area pavimentata con parquet prefinito con finitura spazzolata è di coprire l’intera area per tutta la durata dei lavori, in modo da impedire alle polveri di depositarsi sulla superficie del pavimento in legno e sulle caratteristiche rigature tipiche di tale pavimentazione. Il problema esposto accade di frequente. La soluzione è l’utilizzo di un additivo specifico (B074) a base di olii naturali, che dovrà essere utilizzato da personale qualificato.

18. QUANTO PUÒ DURARE UN PARQUET?

In un’abitazione normale, con un numero di 4/5 persone, il parquet può durare anche più di cent’anni. Sia che si tratti di parquet tradizionale che di parquet prefinito. A tale proposito e a dimostrazione della straordinaria durata dei pavimenti in legno, va ricordato che nei palazzi storici esistono pavimenti antichi, trattati a cera e senza verniciatura, ancora accettabili.

19. IL PARQUET SI ROVINA FACILMENTE?

Un pavimento in parquet può essere molto resistente, contando che è protetto da una buona vernice, e avendo l’accortezza di viverlo e trattarlo con la dovuta cura. Cosa fare per non rovinare il parquet? Senz’altro è bene evitare l’aggressione di agenti esterni che possono graffiare la superficie del pavimento in legno come: sfregare la superficie del parquet, lasciare cadere oggetti appuntiti, lasciare depositare acqua di ristagno, e camminare con le scarpe con tacco. Anche le unghie degli animali domestici rappresentano un fattore di aggressione. Nel caso del parquet, la parte che maggiormente si usura con il passare degli anni è lo strato di finitura che pertanto va preservato con attività di pulizia accurate e regolari e una manutenzione ordinaria portata avanti nel tempo.

20. È MIGLIORE LA POSA FLOTTANTE O MEDIANTE INCOLLAGGIO?

La scelta della tipologia di posa per il proprio parquet dipende dalle condizioni di partenza dell’ambiente in cui si andrà a posare il nuovo pavimento in legno. Molto spesso la posa galleggiante o flottante del parquet viene scelta nel caso in cui ci sia il desiderio di non intaccare il pavimento sottostante o comunque non lo si voglia intaccare. D’altro canto la scelta della posa incollata del parquet dà sicuramente una maggiore garanzia di stabilità nel tempo. Le tavole di legno, infatti, sono fissate e incollate. Nella posa flottante, invece, le tavole di parquet sono semplicemente appoggiate, e non avendo alcun aggancio o costrizione, al variare della temperatura, ma soprattutto dell’umidità ambientale, sono più soggette a deformazioni o fessurazioni.

21. C’È UN’AMMACCATURA SUL PARQUET: COSA FARE?

Nel caso in cui si tratti di parquet prefinito, è possibile sostituire solo la tavola danneggiata. Se si tratta invece di un parquet tradizionale ammaccato si dovrà procedere effettuando una levigatura dell’intera superficie del pavimento, non limitandosi solo alla parte ammaccata. Il ripristino localizzato e su un unico pezzo tramite levigatura è possibile solo nel caso in cui il parquet sia rifinito a olio. Nella finitura a vernice, infatti, è obbligatorio trattare e riverniciare tutta la stanza.

22. QUALI CAUTELE ADOTTARE PER IL MANTENIMENTO DEL PARQUET? VANNO BENE I PRODOTTI ACQUISTATI AL SUPERMERCATO?

Per una manutenzione ottimale del parquet se ne raccomanda una pulizia costante. Le linee guida per la manutenzione ordinaria sono indicate nella FAQ relativa. Per ravvivare adeguatamente la vernice è poi importante impiegare i prodotti ceranti appropriati, consigliati e venduti direttamente dal produttore. Per quanto riguarda invece, la necessità di effettuare una manutenzione più importante rispetto all’ordinaria pulizia, raccomandiamo estrema cautela nella scelta e nell’utilizzo di prodotti per evitare di danneggiare il parquet e non correre il rischio di togliere al legno il suo aspetto naturale.

23. COME VERIFICARE LA RISPONDENZA TRA IL MATERIALE ORDINATO E QUELLO CONSEGNATO?

A tutela sia dell’immagine dell’azienda che degli interessi del cliente, Berti si rende sempre disponibile ad una verifica di tutto il materiale consegnato al momento del recapito, in modo da eliminare sul nascere qualsiasi problema e da verificare di persona, assieme al nostro vettore, che ci sia una esatta corrispondenza tra il materiale ordinato e il materiale effettivamente consegnato. Il nostro servizio non si esaurisce con la vendita del parquet, ma vogliamo assicurarci che il cliente riceva il materiale richiesto e possa procedere alla posa del pavimento in legno in tutta tranquillità.

Cos'è il parquet tradizionale? FAQ Tecniche
Come si effettua la manutenzione ordinaria? FAQ Manutenzione